Lunedì, 09 Marzo 2020

Benvenuto Nicolò

Eccoti qui, Nicolò. Un mese fa nascevi nel calore e nella tranquillità della tua casa, come mamma ha sempre desiderato. Senza interferenze, senza spostamenti, senza separazioni.

Due anni fa nasceva il tuo fratellino Leonardo e per me accoglierlo inaspettatamente in salotto è stata la gioia ed il segnale di affermazione più grande della mia vita da Ostetrica.

A test positivo lo sconcerto della tua mamma, che mi telefonò a poche settimane. La ricordo ancora quella telefonata, stavo andando a casa di una mamma per aiutarla ad allattare la sua piccola Francesca, stavo inserendo le monete nel parchimetro quando suonò il telefono: ultima mestruazione 2 Giugno, non potevo appuntarmelo e ancora me lo ricordo!

Il desiderio di compiere tutto il percorso di gravidanza insieme e di nascere a casa, naturalmente.

Una gravidanza complessa, ricca di sfumature e dettagli, bisogni e difficoltà. Indubbiamente, un profondo percorso di crescita e di affermazione.

Settimane veloci come mesi. Mesi veloci come trimestri. In un battibaleno era già inizio anno.

E la tua mamma? E tu? Quanta dedizione per prenderci cura del vostro benessere nel termine di gravidanza che ha resistito davvero a tutto. Imprevisti lavorativi, imprevisti burocratici, incidenti domestici, la totale assenza di tempo dedicato all’attesa.

Eppure tu, piccola anima, hai atteso paziente la tua mamma. Sei nato dopo un aperitivo con papà. Dopo una chiacchierata con un’amica. Dopo tempo prezioso dedicato a te. La tua mamma è una forza della natura. Ero convinta che una volta che avesse potuto, si sarebbe dedicata a voi, come sentiva, come desiderava. Era tutto pronto, d’altronde!

Hai rotto il sacco intorno alle 00:30 e abbiamo atteso pazientemente il tuo arrivo. Io smontavo dalle prime 5 ore di corso preparto online con due gruppi nascita, perchè in quei giorni, anche se tu non lo sapevi, eravamo nel pieno dell’Emergenza Covid-19. Un disastro virale che a breve interessò tutto il mondo, eppure tu eri al sicuro tra le braccia di mamma.

Avevo appena poggiato la testa sul cuscino quando papà, euforico come sempre, mi avvisò. E anche mamma era euforica! Non erano ancora cominciate le vostre onde. Tra un po’ di riposo e un po’ di movimento per consentirti di trovare lo spazio per posizionarti correttamente pian piano si è fatto giorno.

Ginger, la cagnolina del tuo fratellino, è rimasta con noi tutto il tempo a vegliare sulla nascita. Poggiata lì sul mobile della sala, quasi apposta.

Intorno alle 7:00 iniziò il tuo travaglio, onde potenti e travolgenti, la tua mamma sentiva che sarebbe stato veloce, l’ha sempre detto.

Come il tuo fratellino anche tu sei nato in salotto, stavolta su un’altra mattonella. Attutito da una sapiente trapunta regalata dalla tua bisnonna che ha atteso un paio di settimane sul pavimento davanti al divano prima di accogliere la tua Nascita. Ma alla tua mamma piaceva così tanto, e così è stato.

Sei nato, poggiato a terra, la tua mamma ti ha preso e ti ha portato al petto.

Sei nato! E proprio quella notte uscì il DPCM che fermò l’Italia nell’Emergenza Covid-19. 3160g di amore e tranquillità. Perchè il tuo temperamento è sempre stato questo, fin dalla pancia, e mamma ne era certa.

La tua mamma quella mattina ebbe il tempo di:

– disdire l’appuntamento dall’estetista

– ordinare le brioches a domicilio, perchè voleva mangiare una brioche in travaglio (ovviamente, lo scoprimmo dopo chiedendoci come e da dove fossero arrivate!)

– mangiare un pezzo di brioche, in piedi davanti al termosifone, appoggiata al tuo papà che sapientemente la sosteneva

– partorire

– finire la brioche, durante la tua prima poppata al seno

– fare una doccia

– pranzare con hamburger e patatine (aveva una discreta fame!)

– riposare

Una partoriente in ovvia salute, certamente!

A 9 giorni di vita avevi già superato il peso della nascita.

La tua mamma era serena, finalmente.

Papà euforico e arzillo, come sempre.

Il tuo fratellino gioioso, anche perchè gli hai portato un super regalo da aggiungere alla sua collezione di ruspe, trattori e macchinine!

Nascere a casa si può. Ed è straordinariamente normale.

Il profumo di Vita.

Quando esci da una casa in cui è appena nato un bambino.

E il mondo non lo sa ancora.

Ma tu, sì.

E sali in auto, guidi verso casa.

E ti senti privilegiata.

E alla visita dopo, trovi il fiocco nascita.

Buon primo mese, Nicolò.

Grazie per averci dimostrato che, nonostante tutto, la Vita trionfa.

Grazie a mamma e papà per aver desiderato accoglierti in questo modo.

Grazie per averci scelte al vostro fianco nel vostro viaggio.

 

Le vostre Ostetriche.

Virginia ed Eleonora

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