Martedì, 03 Dicembre 2019

Benvenuto Livio

Qualche settimana fa ti scrivevo queste parole bambino mio.

“Siamo arrivati a questi ultimi giorni insieme, la massima simbiosi che possa esistere. Ti ho portato in questi 9 mesi, in cui abbiamo lavorato e viaggiato tanto, per scelta ma anche per necessità. Mi sono sentita dire tante volte “non affaticarti”, “non è ora che smetti”, io sorridevo con il rammarico e la colpa di chi non può fare altrimenti. Siamo stati svegli di notte, abbiamo fatto traslochi e montato mobili, tutto insieme. Ti vedo crescere e ti sento muovere dentro di me, ho cercato di lasciarti fare e di lasciarti prendere tutto quello che ti potesse servire. Ho tolto la mia corazza per te e ho lasciato che tu mi invadessi. Non è stato sempre facile. Ho riso in mezzo alla gente, ho pianto da sola, mi sono maledetta, mi sono sentita in colpa e ti ho chiesto scusa. Ti ho sempre parlato tanto, volevo spiegarti tutto e tu sei sempre stato pronto a rispondermi ogni volta. So che mi mancherà averti tutto per me, mi mancherà questo tondo pancione, mi mancheranno i nostri momenti ad ascoltare musica, cantare e coccolarci, mentre ti racconto la giornata. Mi mancherà portarti in giro nella pancia con orgogliosa fierezza. Siamo arrivati a questi ultimi giorni e io accetto ogni tua decisione, so che quando sarai pronto, quando vorrai vederci, ti farai strada e verrai alla luce. Dovrò accettare di condividerti con il resto del mondo. Come genitori non possiamo scegliere i nostri figli e come figli non possiamo scegliere quali genitori avere. Ci dobbiamo prendere quello che capita, ma so che tu sei arrivato per insegnarmi tanto dalla vita e rendermi migliore. Non vedo l’ora di sentire il tuo corpo e la tua pelle sul mio, il tuo calore, il tuo sguardo, il tuo impeto, la tua forza e il tuo odore. Vorrei che lì il tempo si fermasse e che quella magia perfetta durasse per sempre. So che non amerò mai nessuno più di te. Adesso ho compreso chi sono, la tua mamma.”

A Livio.

Come immaginavo sei arrivato dirompente e buttando all’aria tutti i programmi della mamma, che organizza sempre troppo, che esige sempre tanto da se stessa ed è il suo giudice più severo. Siamo nati il  3 dicembre alle 19.00, tu, la tua mamma e il tuo papà. Siamo nati grazie alle persone stupende che ci hanno aiutato: Eleonora, Manuela, Beatrice (le nostre ostetriche), Liana, Laura e tutto il personale dell’ospedale di Lavagna che ci ha accolto con empatia e professionalità. Siamo stati una squadra e tutti insieme abbiamo reso possibile ciò che sembrava impossibile. Ho capito che non sarebbe potuto andare diversamente o meglio di così. L’ho accettato, anche se mentre andavamo in ospedale ho chiesto tanto scusa, soprattutto al tuo papà, perché mi sembrava di aver fallito. Mi sono presa questi giorni, prima di “ufficializzare” la notizia, perché egoisticamente volevo avere più tempo possibile solo per noi tre, per quella magia...

Ora che vedo quella tua faccia buffa e da ribelle, non potrei essere più felice. E non potrei essere più fortunata perché il tuo papà mi ha sostenuto sempre ed è stato al mio fianco ogni istante, ti adora e se avesse il latte sono certa che mi scanserebbe per allattarti. È il papà migliore del mondo e sta camminando tre metri sopra il cielo solo grazie a te.

Buona vita Livio, amore mio, va e sii ciò che vuoi, noi saremo sempre al tuo fianco.

La tua mamma e il tuo papà.

 

 

Ben arrivato, dolce Livio! Non abbiamo altre parole da aggiungere perché quelle di mamma le sentiamo nostre, vere e potenti.. Grazie Laura!  Grazie a te e Mattia per averci volute con voi! E all'accoglienza per noi nella vostra casa, con questi giovani nonni felici e partecipi!
Grazie al personale dell'#ospedaledilavagna e in particolare grazie all'Ostetrica Liana e alla dott.ssa Pedretti, perché l'accoglienza, l'empatia, la professionalità, la grande competenza sono state preziose. E non sono scontate. Ogni nascita è un dono. Noi ci sentiamo molto grate. 

Le vostre ostetriche

Altro in questa categoria: « Benvenuta Beatrice Benvenuta Bianca »