Venerdì, 02 Aprile 2021

Benvenuto Gioele

Eccovi qui piccoletti !

Accogliamo "social"mente anche voi, ultimi in ordine di arrivo, nati tra le mura di casa in nostra compagnia! Matilde (31.3.2021) e Gioele (2.4.2021)

Tra i molti doni e scoperte che portate a tutti, compreso alle ostetriche, ci sono state due cose importanti:

1: il compromesso è possibile talvolta, diventando reale Dare alla luce in modo intimo e rispettoso.

2: si può nascere a 41+6 settimane a casa, solo se c'è continuità assistenziale e sicurezza nelle opzioni e scelte.

Ma si può!! 

"Assistere così naturalmente alla venuta al mondo di tuo figlio ti permette di comprendere a pieno che la vita è un grandissimo dono; il compito più difficile da quel momento in poi è trasmettere a tuo figlio la bellezza e la consapevolezza che questo dono non va sprecato. Attendere ed assistere alla nascita di Gioele, 'vedere' la sua forza e la sua velocità nel venire al mondo mi ha reso sicuramente più consapevole che non siamo noi a decidere della vita dei nostri figli ma possiamo solo accompagnarli nel loro cammino... Da papà basterebbe ricordarsi questo momento per tutta la vita per ricordarsi di quanto sono unici i nostri figli"

Papà Andrea

"Se penso alla nascita di Gioele sono due le parole che abitano quel momento: pazienza e intimità. Pazienza perché ancora una volta nella mia vita ho dovuto aspettare, dare il tempo giusto ad un momento che non era mio ma già di Gioele... Sì, perché lui sapeva già quando e come sarebbe nato. Io fremevo dalla voglia di conoscerlo e iniziare la nostra nuova vita con lui, ma sapevo che mi sarebbe mancato tanto sentirlo dentro di me e forse non ero pronta a 'lasciarlo' andare.

Ringrazierò tutta la vita le mie ostetriche che con tanta pazienza ed estrema delicatezza hanno accompagnato le ultime settimane di gravidanza e hanno accolto le mie preoccupazioni non solo rassicurandomi, ma entrando in empatia con me e Andrea.

La seconda parola è intimità. Gioele è nato in acqua, nella piscina posizionata ai piedi del nostro letto: erano le 7.40 circa del mattino e in camera c'era pochissima luce. Un momento intimo. Ricordo le braccia di Andrea che mi sostenevano e mi facevano sentire forte e senza paura. Ricordo i vocalizzi di Eleonora e Sonia che mi aiutavano a stare concentrata e respirare. E ricordo la voce di Ele che mi ha detto 'sta arrivando'. E in un attimo Gioele è uscito dall'acqua. Il mio cuore si emoziona anche solo a ripensare a quel momento. Non potevamo fare scelta migliore...per lui e per noi.

La Vita va rispettata dal primo momento, nei suoi tempi e nei suoi modi."

Mamma Valeria

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